domenica 27 maggio 2012

Macerato di ortiche 22 giorni dopo...

Fare il macerato di ortiche è divertente, lo si dinamizza per qualche minuto ruotando un lungo bastone a mo' di paiolo della pozione magica dei galli ribelli.
Girarla tutti i giorni...qua iniziano le magagne. Capita di dimenticarsi, di ricordarsi in momenti della giornata poco piacevoli (mattino prima di scappare a lavorare, sera pantofolato ecc.)

Ma il bello venne ieri. Dopo 22 giorni di macerazione, che è un bel termine per dire marcimento, con un sol giorno di ritardo rispetto al quanto in programma (21 giorni, fasi lunari, numeri magici), è scattata la fase critica...
Filtraggio e archiviazione.
Armato di panno, legato intorno al secchio, per fungere da filtro mi accingo a versare il liquido verdastro, che nel suo allegro macerare ha assunto l'odore di una fogna d'altri tempi.
Purtroppo il panno è troppo fitto, quindi il filtraggio procede a rilento, pratico dei buchi, non senza rischiare molto, quando all'improvviso il nodo intorno al panno cede...splash, tuffo nel macerato, mani dentro, strizza il panno, prenota una doccia con i vestiti addosso!
Dopo ripetuti tentativi, trovo una retina di plastica che funziona benissimo. Filtro il tutto e mi sbarazzo del rimanente, una poltiglia del tutto simile a letame tranne che per l'odore: molto peggio!
Finisco il lavoro, mi guardo allo specchio e riconosco, con un insight fulmineo, come noi mammiferi in fin dei conti discendiamo tutti da dei ratti primitivi. Call me Rat from today on...

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